La legge Del Rio, quella con la quale sono state abolite, almeno sulla carta le province, è ormai superata. Tanto più che la riforma costituzionale, quella bocciata dal referendum del 4 dicembre 2016 e proposta dal Governo Renzi, non si è compiuta. Il fatto è che questi enti intermedi, tra Regione e Comuni, sono rimasti funzionanti ma senza risorse: ed entro la fine dell’anno, come previsto dal decreto milleproroghe, bisognerà tornare alle urne per rinnovare i consigli provinciali. L’elezione, però, non sarà a suffragio universale: non andranno i cittadini alle urne per scegliere i loro rappresentanti per la provincia, ma ad esprimere il voto saranno sindaci e consiglieri comunali. Elezioni di secondo livello che, sostiene il senatore di Forza Italia, Dario Damiani, a questo punto non hanno più senso: con la Legge Del Rio superata, il parlamentare barlettano si è fatto promotore, con altri senatori, di una proposta di legge che riporti il suffragio universale per le elezioni provinciali:

Nei primi quattro mesi di attività parlamentare, l’esponente forzista è stato tra i firmatari della proposta di legge che obbliga le case automobilistiche ad installare l’allarme sonoro sui seggiolini per i bambini, mentre si guarda con attenzione alla prossima sessione di bilancio che comincerà a settembre.