“Su Ilva è stato commesso il delitto perfetto. E non lo hanno commesso i privati di Arcelor Mittal, ma lo Stato”. Il ministro per lo Sviluppo economico, Luigi Di Maio, non usa mezzi termini e rinuncia alla diplomazia per commentare il giudizio dell’Avvocatura dello Stato sulla gara che ha assegnato Ilva agli indiani di Arcelor Mittal. Lo fa, in conferenza stampa a Roma nella sede del Ministero, confermando quello che era stato anticipato nella giornata di mercoledì dei giornali: il parere dell’avvocatura (trentacinque pagine, fa sapere Di Maio) era sul tavolo del ministro.

C’era solo da capire cosa avrebbe deciso il titolare del dicastero dello sviluppo economico su quella gara, per la quale era stata l’autorità anticorruzione a sollevare dubbi sulla legittimità della stessa. Secondo noi, ha sostenuto Di Maio, nell’esecuzione di quella gara c’è stato un eccesso di potere e l’atto è illegittimo. Ma non è colpa di Mittal se è stato compiuto il delitto perfetto. Il dito accusatorio è puntato sul precedente Governo e sull’ex Ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda.

Che, attraverso un tweet replica a Di Maio: “Se la gara è viziata annullala – scrive Calenda -. Il delitto imperfetto è il tuo verso la nostra intelligenza”. Cosa potrebbe accadere adesso, lo spiega ancora il ministro per lo Sviluppo economico: “Se oggi esistessero aziende che volessero partecipare alla gara noi potremmo revocare questa procedura per questioni di opportunità.

Al momento, però, non ci sono aziende: se ne esistesse solo una, allora ci sarebbe il motivo per revocare la gara”. A giudizio del ministro Di Maio è possibile immaginare un’Ilva pulita che dà posti di lavoro. Critiche nei confronti del vice premier, arrivano dal segretario della Fim Cisl, Marco Bentivogli: “Siamo a due settimane dalla scadenza della proroga dei commissari data dal ministro, ma sino ad ora è stata fatta solo confusione. Di Maio ha dato contemporaneamente ragione a chi vuole chiudere l’Ilva e a chi la vuole rilanciare ambientalizzata”. Sulla stessa lunghezza d’onda il commento di Rocco palombella della Uilm: “Dire che dal parere dell’avvocatura siano emerse criticità non aggiunge nulla di nuovo a questa assurda vicenda”.