I vigili del fuoco stanno lavorando alacremente da ore per fronteggiare i disagi provocati dagli allagamenti e soddisfare le accorate richieste d’aiuto. Centinaia di interventi in diverse zone del Gargano, dove la pioggia copiosa ha messo in ginocchio soprattutto la comunità di Rodi Garganico.

La situazione più critica, al momento, si registra a Lido del Sole, località balneare a pochi chilometri dalla stessa Rodi. Qui sono stati evacuati numerosi campeggi, letteralmente invasi dall’acqua, che ha superato l’altezza di un metro. Ma gravi danni ha subito pure la litoranea, sulla quale si sono riversati detriti e fango in abbondanza. Senza dimenticare i problemi causati dalla grandine: chicchi grandi come noci sono caduti dal cielo, danneggiando le automobili di molti abitanti.

Squadre di vigili del fuoco sono inoltre al lavoro per sbloccare e rendere agibili la strada provinciale 51 bis, resa impraticabile dalle precipitazioni, e altre arterie secondarie che collegano alcune località balneari a San Nicandro Garganico.

Capitolo agricoltura. In questo caso è un po’ tutta la Puglia ad accusare il duro colpo sferrato dal maltempo. A risentirne sono frutteti, vigneti e oliveti. Un’autentica strage, in particolare, per le pregiate uve Primitivo in provincia di Taranto, dove la Coldiretti ha accertato danni al 60% della produzione in conseguenza di bombe d’acqua e vento.

Coldiretti Foggia, poi, ha parlato di un vero kappaò a opera della grandine per i settori olivicolo e agrumicolo, nonché per gli ortaggi, già duramente danneggiati dalle gelate di febbraio e marzo. Nelle prossime ore la Giunta regionale, su sollecitazione della stessa Coldiretti foggiana, dovrebbe chiedere la dichiarazione dello stato di calamità.