Inutile creare illusioni: i fondi per la calamità non ci sono. È questo il succo dell’intervento di Copagri Puglia sui nubifragi che hanno compromesso le produzioni ortofrutticole, olivicole e vitivinicole nel Foggiano e nelle province jonico-salentine.

Intervento nel quale l’organizzazione delle imprese agricole sottolionea come invocare puntualmente lo stato di calamità a ogni ondata di maltempo significhi prendere in giro gli agricoltori, perché non esistono possibilità di ristoro. Da dieci anni, infatti, il fondo di solidarietà nazionale è talmente esiguo che riesce a coprire appena il 5% dei danni accetrtati, e spesso con anni di ritardo.

Il presidente Tommaso Battista e il direttore Alfonso Guerra, inoltre, ribadiscono la necessità di ottenere entro quest’anno un provvedimento del Governo che aumenti la dotazione del fondo. “Alla luce di quanto accaduto – dichiarano all’unisono i due – è fondamentale che il ministero delle Politiche agricole rispetti gli impegni assunti con le organizzazioni di categoria e reperiscano risorse aggiuntive per fronteggiare le emergenze”.

Ma non basta. I dirigenti Copagri sollecitano anche la Giunta regionale ad anticipare con risorse proprie le liquidazioni dei premi agroambientali 2018 alle aziende che hanno presentato domanda. Una misura rapida, questa, per dare ossigeno alle imprese senza generare spesa, a differenza dei contributi versati alle banche per lo slittamento dei mutui. Sempre alla Regione è poi rivolta la richiesta di attivare un bando specifico per il risarcimento dei danni provocati dalla calamità, individuando risorse extra rispetto a quelle previste dal Programma di Sviluppo Rurale.

L’intervento di Battista e Guerra si conclude con un appello al ministero affinché assicuri alle aziende danneggiate contributi in conto capitale per compensare la produzione lorda vendibile persa, prestiti per il capitale di esercizio, agevolazioni previdenziali e una proroga delle operazioni di credito agrario con abbattimento degli interessi.