Dal giuramento in piazza Marina al suggestivo Te Deum in cattedrale fino ad arrivare al momento più atteso, al croteo storico che ha portato in trionfo i 13 cavalieri italiani guidati da Ettore Fieramosca tra le strade gremite di una festante Barletta. L’attesa era tanta ed il momento clou dell’edizione 2018 della Disfida non ha deluso le aspettative di barlettani e non pronti ad applaudire i 13 italiani e a schernire (scherzosamente) Guy de Lamotte e i suoi francesi come da tradizione boriosi nonostante la sconfitta.

E’ stata una domenica intensa quella della città di Barletta pronta a celebrare il suo evento più caro cominciato nella suggestiva cornice di Piazza Marina con la solenne investitura ed il giuramento dei 13 chiamati a difendere l’onore degli italiani messo in discussione circa un mese prima con la celebre “offesa” nella Cantina poi detta della Disfida. Dopo il giruamento è stata la volta del Te Deum, il momento più solenne della rievocazione.

Nella Cattedrale di Santa Maria Maggiore Fieramosca e i suoi reduci dalla vittoria hanno ringraziato la Vergine della Sfida prima di ricevere l’abbraccio del popolo in strada. Dalla Cattedrale fino a piazza Umberto tornando poi indietro nel cuore della città da corso Vittorio Emanuele a via Nazareth i 13 hanno sfilato tra l’entusiasmo della gente dando vita a momenti intensi come quello dello spettacolo messo in scena dal gruppo Archibugieri e Trombonieri Senatore di Cava dei Tirreni in piazza Aldo Moro. Mattatore della riuscita serata un emozionato Kaspar Capparoni nei panni di Ettore Fieramosca, l’eroe del 13 febbraio 1503.