Non accenna a terminare il tormentone che sin dalle prime battute sta caratterizzando la nuova consiliatura. Al contrario di quanto avvenuto nei primi due consigli comunali, la mancata elezione nella seduta di ieri del presidente della massima assise consiliare non comporta sfaldature nella maggioranza ma le modalità alle quali si è arrivati all’ennesima votazione senza risultato hanno caratterizzato i lavori di un consiglio aperto proprio dalla proposta del consigliere di Forza Barletta Giuseppe Losappio di rinviare il punto relativo alla nomina del presidente.

Tale richiesta arrivata a detta di Losappio per “mancanza del tempo necessario per indicare il nome del presidente pur essendoci in maggioranza clima sereno” ha scatenato le reazioni dell’opposizioni dure nel richiamare la coalizione del Buon Governo alla risoluzione di una questione perentoria e da non rinviare. Dopo la discussione proprio mentre la votazione che avrebbe portato il rinvio pareva imminente, ecco il colpo di scena. Il sindaco Cannito lascia momentaneament il consiglio per portare il cordoglio dell’amministrazione alla famiglia del carabinere barlettano Alessandro Doronzo deceduto un mese fa in un incidente stradale in Sud Africa, ne segue una sospensione che tra un capannello e l’altro ribalta la situazione.

Alla ripersa dei lavori lo stesso Losappio ritira la richiesta di rinvio e si procede alla votazione per la presidenza che porta all’ormai consueto esito caratterizzato da una pioggia di schede bianche. A questo punto parte l’azione del Movimento 5 Stelle: la consigliera anziana Maria Angela Carone ritira la propria disponibilità a proseguire nell’incarico di presidente pro-tempore.

Maria Angela Carone Consigliere comunale M5S

Stessa decisione è quella degli altri consiglieri del Movimento 5 Stelle Antonio Coriolano e Giuseppe Basile, con il primo che espone chiaramente i motivi della rinuncia attaccando duramente la maggioranza

Antonio Coriolano Consigliere comunale M5S

Il testimone della Carone viene raccolto dal consigliere del PD Antonio Divincenzo che permette la prosecuzione dei lavori con la relativa approvazione tra una polemica e l’altra della composizione delle commissioni consiliari che dovrebbero portare al via definitivo delle attività di una consiliatura con ancora molti nodi da sciogliere.