Non era bastato l’omicidio di Anna Rosa Tarantino del 30 dicembre, né il ferimento di Giuseppe Antuofermo e di un altro minore il 23 febbraio. A Bitonto la violenta faida tra il gruppo criminale Conte e i Cipriano, ha colpito anche il 14 marzo con un’altra sparatoria. Il raid composto da Domenico Conte e Danilo Gentile, suo gregario, era mirato a eliminare un esponente del sodalizio rivale, in risposta al ferimento di Antuofermo. I killer si posizionarono sul tetto di una abitazione di Porta Robustina ed esplodevano 5 colpi, mancando il bersaglio, ma attingendo per errore una estetista che si trovava a passare di lì per caso. I due responsabili, su richiesta della DDA e grazie alle indagini dei Carabinieri, sono stati raggiunti dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere e ritenuti responsabili, a vario titolo, di lesioni personali aggravate, detenzione e porto abusivo illegale di armi, spari in luogo pubblico, reati commessi in concorso tra loro, con l’aggravante di aver agito per favorire il sodalizio mafioso di appartenenza.