Il latitante Luigi Lombardi, 39enne barlettano, era nascosto all’interno della villetta di un pluripregiudicato e sorvegliato speciale a Canosa di Puglia. Ma agli agenti dei Commissariati di Barletta e Canosa, diretti dal dottor Di Prisco e Fiatanese, non è sfuggito. Questa mattina i poliziotti hanno fatto irruzione a casa del 46enne sorvegliato speciale Roberto D’acquino con la scusa di un controllo e l’uomo ha temporeggiato prima di aprire la porta, per agevolare la fuga dell’amico dal giardino retrostante. Ma questo è stato immediatamente bloccato e arrestato dagli uomini che avevano circondato la zona.
L’uomo si nascondeva ormai da un paio di mesi a Canosa, approfittando dell’amicizia che lo legava a D’aquino, ma l’indagine aveva portato gli agenti a seguirlo nei 4 mesi e mezzo di latitanza anche in gargano nel periodo estivo. Nella cantina dov’era rifugiato, circondata da dobermann a presidiare la zona, sono stati rinvenuti e sequestrati due telefoni cellulari, piccoli quantitativi di droga e una pistola semiautomatica ad aria compressa. Per Lombardi si sono aperte le porte del carcere su richiesta della Procura della Repubblica di Trani, mentre il 46enne è stato tratto in arresto per favoreggiamento e violazione della misura cautelare a cui era sottoposto.
Lombardi il 6 giugno scorso cominciò la sua latitanza dopo che, in concorso con il pluripregiudicato Luigi Marchisella, aveva tentato di estorcere del denaro nei confronti di un altro pregiudicato di Barletta.
Ma la vittima, con una pistola con matricola abrasa, aveva ferito Marchisella e per questo fu arrestato per tentato omicidio.