Il 14 settembre scorso Chiara Corcella, studentessa 20enne al terzo anno di Ingegneria, precipita nel vuoto dopo che il cornicione su cui era seduta si sgretola. Dopo un delicato intervento e 20 giorni di coma, si sveglia e ricomincia a respirare, ma ora l’obiettivo è strasferirla in una clinica ad Innsbruck
Solare, determinata, testarda, amici e parenti la definiscono “un vulcano”. È Chiara Corcella, studentessa barlettana 20enne al terzo anno di Ingegneria Gestionale partita per un Erasmus in Spagna e vittima di una assurda tragedia. Il 14 settembre 2018, dopo una decina di giorni dal suo arrivo, il cornicione della finestra su cui era seduta si sgretola e la giovane cade nel vuoto.
Subisce un lungo intervento al cervello, si sveglia dopo 20 giorni di coma e comincia a respirare autonomamente. Dopo viene trasferita in un ospedale di Bologna. Ma il sogno è quello di raggiugere una clinica specializzata ad Innsbruck, che fornisce terapie robotiche di ultima generazione. Il trasporto aereo e la permanenza quotidiana, però, prevedono dei costi molto alti e per questo sta partendo una vera campagna di solidarietà. Ieri gli studenti di tutte le associazioni studentesche dell’Università degli Studi di Bari e del Politecnico si sono uniti per raccogliere una somma di denaro, grazie alla collaborazione del Polibastore e del bar del centro. Presto partirà anche una campagna di crowdfunding.