dal passato non avete imparato nulla. un errore recidivo che non può e non deve essere più perdonato

torna sul piede di guerra il comitato 16 novembre la onlus che si occupa dei disabili gravissimi, pronta nuovamente a scendere in piazza per veder erogati gli assegni di cura per 2300 persone che oggi più che mai ne hanno bisogno

un problema questo che torna prepontentemente alla ribalta della cronaca, di cui come redazione ci siamo occupati con numerosi servizi denuncia, ma a quanto pare, le carenze  del  settore welfare della regione puglia, che sembrano disgidi temporanei e che sarebbero stati superati  nel nuovo anno, sono diventate incolmabili.

passati ormai due mesi, dalla chiusura del bando per la misura di sostegno sociale, spiega il presidente del comitato mariangela lamanna, e passati 6 mesi dall’erogazione dell’ultima tranche agli aventi diritto, la situazione dell’assegno di cura in puglia resta un misterto

a incidere pesantemente sui ritardi, evidenzia lamanna raggiunta telefonicamente, è il bando stesso aperto a chiunque volesse presentare domanda nessun paletto.

la mancanza di  determinati requisiti specifici ha portato alla presentazione di 15 mila richieste di accesso agli assegni di cura da soddisfare con 25 milioni di euro .

praticamente un’impresa impossibile, spiega lamanna, sia in termini economici che per tempi tecnici necessari ad esaminare tutte le domande presentate.

nonostante  le diverse istanze rivolte al Welfare, nonostante si siano interessati e sollecitati l’Assessore Ruggeri ed il Presidente Emiliano, spiace constatare che, a tutt’oggi, non vi è alcun riscontro ufficiale in merito alla lavorazione di 15mila domande presentate, nè si ha una previsione di quelli che saranno i tempi per l’erogazione del contributo ai fortunati aventi diritto.
Il Centro di ascolto di Taranto, come tutte le Asl pugliesi, prese d’assalto da chi ha fatto domanda per conoscere lo stato dei lavori ed è in attesa di sapere di che morte, anche economica, deve morire per far fronte alle spese di assistenza.
Noi non siamo in grado di dare risposte ufficiali perchè nessuno ha risposto alle nostre ripetute istanze.
Ci auguriamo di non dover ripetere gli stessi moti di protesta dello scorso anno perchè vorrebbe dire che il passato non ha insegnato nulla.

In attesa dunque di risposte che siano esaustive e soprattutto che portiano alla risoluzione tempestiva della problematica il comitato 16 novembre e pronto a scendere nuovamente in piazza per veder rispettati i diritti di quelle persone e delle ,loro famiglie sulle cui spalle grava già quel macigno infernale che si chiama disdabilità