Il giorno dopo il presidente di Atisale, Giacomo D’Alì Staiti, prova a smorzare i toni anche se lo spavento e la preoccupazione per quanto accaduto nella serata di mercoledì resta. Un atto intimidatorio in piena regola, un attentato per usare le parole del presidente di Atisale, sul quale hanno avviato le indagini i carabinieri.

Sullo sfondo le tensioni che stanno attraversando la salina di Margherita di Savoia e le questioni societarie. Da tempo si aspetta l’ufficializzazione dell’acquisizione da parte dei francesi del gruppo Salen, dei crediti di Monte dei Paschi di Siena.

Passaggio che, in termini più concreti, significherebbe l’acquisizione della maggioranza di Atisale, società che gestisce non solo le saline di Margherita di Savoia (con 120 dipendenti) ma anche quelle di Sant’Antioco in Sardegna e le attività di Volterra in Toscana. Il presidente D’Alì Staiti, però, non vuole collegare quanto accaduto nella serata di mercoledì ai possibili passaggi di società, nonostante la tensione resti alta e lo stesso presidente di Atisale provi a stemperarla.