“È stato spento il sogno di diventare agricoltori per 5000 giovani pugliesi a cui viene negato il lavoro”, è questa la denuncia del presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

Il Tar ha fatto suonare la sveglia della Regione sul PSR, “rinviando la sentenza del bando giovani al 18 giugno e quello previsto per gli agriturismi al 14 giugno, ordinando di completare l’istruttoria di tutte le domande in massimo un mese e mezzo.

Mentre cresce l’attesa per la sentenza del TAR sul bando degli investimenti: colpa della macchina burocratica dell’Assessorato all’Agricoltura regionale – continuano da Coldiretti – che ha creato il caos, nascondendosi dietro i rimpalli di colpe e responsabilità”.

“Questo significa far perdere ai giovani opportunità strategiche per lo sviluppo in un settore chiave pera la ripresa dell’economia l’occupazione e la sostenibilità ambientale, in una regione dove maggiore è il bisogno occupazionale e più elevati sono i tassi di fuga dei giovani all’estero”, insiste il presidente Muraglia.

“Bisogna dare risposte serie anche agli imprenditori agricoli che vivono il dramma della Xylella e che aspettano le misure del PSR: solo con i primi bandi – aggiungono – sono rimasti bloccati 188 milioni di euro per i giovani e oltre 250 milioni per gli investimenti. 500 milioni, quindi, sottratti allo sviluppo rurale della Puglia”.

E concludono: “Secondo i dati della Rete Rurale Nazionale è stato speso appena il 18 per cento delle risorse sul totale della dotazione finanziaria di un miliardo di euro. Siamo il fanalino di coda della spesa dei fondi del PSR che scadrà nel 2020”.