Il Tribunale Amministrativo Regionale ha emesso la sentenza relativa ai ricorsi che hanno bloccato per oltre un anno i bandi della Regione Puglia per il sostegno agli investimenti nelle aziende agricole.

Il Tar ha dichiarato “improcedibili” i ricorsi presentati da chi era stato escluso dalla graduatoria della misura del Programma di Sviluppo Rurale 2014 -2020 per il “sostegno agli investimenti”, in quanto la Regione ha provveduto a correggere la graduatoria, eliminando gli errori ed includendo le aziende ricorrenti sulla base dei ricalcoli effettuati.

“La Regione – si legge nella sentenza – ha condotto la verifica della correttezza dei dati e delle informazioni aziendali necessari per il calcolo del punteggio” e “ha avviato l’accertamento in contradditorio nei confronti di 533 ditte”, provvedendo, all’esito delle verifiche, ad approvare la nuova graduatoria.

“Il Tar restituisce onore al nostro lavoro – scrive su facebook l’assessore all’Agricoltura Leonardo Di Gioia – La sentenza prende atto del lavoro svolto dall’Amministrazione regionale per valutare nel merito le proposte pervenute e scaturito nella determina di modifica della graduatoria contestata dichiarando improcedibili i ricorsi pervenuti. Oggi con questa sentenza, riconosce la bontà delle procedure e delle istruttorie della Regione Puglia e ci conferma che il bando ha una logicità ed una corretta selettività”.

E aggiunge: “Questa decisione ci permette di rimettere in pista in tempo utile le procedure al fine di poter essere ancora più performanti e utili al progresso della nostra agricoltura regionale. Confido che si possa finalmente ripristinare un clima di fiducia nelle istituzioni e ridurre il clima di litigiosità tra operatori che ha caratterizzato gli ultimi mesi. In questo modo si potrà far sì che i beneficiari individuati possano completare gli investimenti in tempi rapidi e che si possano cogliere quanto prima le opportunità che arriveranno dai nuovi bandi, dove tutti gli esclusi potranno trovare nuove occasioni. Oggi parte un nuovo inizio per la nostra agricoltura”.