Il giorno dopo la chiusura anticipata dell’amministrazione Giorgino, è una sorta di tutti contro tutti anche nel centro destra. La frattura tra Forza Italia e il sindaco, ormai lunga un anno, ha provocato un effetto domino che non risparmia nessuno. A schierarsi dalla parte di Giorgino c’è la Lega (partito nel quale l’ormai ex sindaco dovrebbe approdare a breve) con il nuovo segretario politico regionale, Luigi D’Eramo. “C’è stupore – dichiara il braccio destro di Salvini in Puglia – per la scelta operata dai consiglieri comunali di Forza Italia che schierandosi con il Partito democratico hanno posto finale all’amministrazione di centro destra della città di Andria”. Quel voto contrario al bilancio da parte dei forzisti e alla pari dei consiglieri del Pd, l’onorevole D’Eramo lo definisce un atto grave che lascia sorpresi. E sorprendenti, per il segretario politico della Lega, sono state le dichiarazioni del consigliere Nino Marmo che in consiglio comunale ha accusato pubblicamente il leader nazionale Salvini e le politiche della Lega al governo nazionale.

Per D’Eramo quanto accaduto ad Andria è stata una brutta pagina politica per la quale si chiede un immediato chiarimento. La solidarietà a Giorgino non la esprime solo D’Eramo ma anche il senatore Luigi Vitali, esponente di Forza Italia. Ma il fuoco amico, questa volta, è rivolto non solo contro i consiglieri comunali del partito ma anche contro i vertici regionali (i senatori D’Attis e Damiani), in tutt’altre faccende affaccendanti, dichiara Vitali. La resa dei conti è appena cominciata.