In quattro in macchina, due appena ventenni altri due minorenni, in un venerdì di aprile – uno come tanti altri –, ma i giovani decidono di avvicinare un transessuale nei pressi della stazione di Foggia. Senza scendere dall’autovettura pretendono una prestazione sessuale di gruppo, ottenendo un secco rifiuto. È proprio il “No” della vittima, ad aver scatenato nei ragazzi una reazione spropositata: con rapidità si passa dalla violenza verbale a quella fisica.
Il transessuale, spaventato dagli insulti, scappa in una stradina che conduce in via Montegrappa, dove viene inseguito a piedi, fatto cadere con uno sgambetto e poi colpito con numerosi calci e pugni su tutto il corpo. La vittima a cui viene sfilata una scarpa, tenta di fuggire ancora, ma uno dei malfattori le sferra un violentissimo calcio alla schiena, stendendola ancora una volta al suolo.
Approfittando della caduta il gruppo pesta ancora la vittima con brutalità, tanto da procurare la rottura di un dente. La borsa, indossata a tracolla, viene usata per trascinarla per parecchi metri nel tentativo di sfilargliela. Le urla incessanti del trans e quelle di una persona sconosciuta provenienti da un balcone della zona, hanno fatto desistere i quattro balordi che si sono dati alla fuga nelle vie limitrofe.
L’attività di indagine degli uomini della squadra mobile di Foggia, coordinati dalla Procura della Repubblica del capoluogo dauno e da quella dei Minori di Bari, ha permesso – in poco tempo – grazie ad una lucida ricostruzione della vittima e attraverso le videocamere di sorveglianza di riconoscere e arrestare i responsabili ora detenuti in carcere.