Stanziare un contributo regionale destinato alle amministrazioni comunali delle città di residenza dei 256 lavoratori pugliesi coinvolti nel fallimento della Mercatone Uno.

Soldi che possano servire a sostenere i nuclei familiari in difficoltà attraverso contributi per il pagamento di affitto, utenze domestiche, beni di prima necessità, spese mediche, acquisto di libri di testo e agevolazioni riferite ai servizi comunali. E’ uno degli impegni che il consiglio regionale, votando all’unanimità una mozione presentata in aula su iniziativa della sesta commissione, gira alla Giunta Emiliano.

Quello di stanziare un contributo regionale ai Comuni dove risiedono i lavoratori ex Mercatone Uno è l’intervento più cospicuo, ma tra le misure allo studio c’è anche l’esenzione del pagamento dei ticket sanitari per i lavoratori e i loro nuclei familiari che abbiano meno di 28 ore di cassa integrazione.

La mozione sollecita infine a verificare la possibilità che il sistema bancario pugliese, attraverso una specifica convenzione, anticipi i trattamenti di Cassa Integrazione Guadagni Straordinari, anche in deroga, a favore dei lavoratori coinvolti nel fallimento dell’azienda, senza alcun onere a carico degli interessati.

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