il presidente Grieco

Al termine di una giornata convulsa, arriva la decisione del Consiglio federale della Figc che, per il momento, dovrebbe scrivere la parola fine all’ennesimo pasticcio dell’estate calcistica.

Il Bisceglie è riammesso in serie C, il Cerignola vede respinta la sua domanda di ripescaggio.

Decisione che ribalta, ancora una volta per gli ofantini, quanto sancito dal Collegio di Garanzia davanti al quale, solo due giorni fa, la società della famiglia Grieco aveva vinto il ricorso contro il mancato ripescaggio.

Il Cerignola avrebbe diritto a giocare la serie C, avevano scritto i giudici del Coni, ma resta il nodo stadio: è stato messo a norma, ma l’agibilità, si legge nelle carte della Lega nazionale dilettanti, è datata dal 4 agosto prossimo.

Ed è il punto sul quale costruisce la sua decisione il Consiglio federale: ad oggi, si legge nel dispositivo, non risulta rispettare quel requisito strutturale (quello del campo da gioco).

Così a Cerignola si è passati dalla festa alla beffa, con i tifosi tornati in piazza Duomo questa volta per protestare contro la decisione della Figc.

Decisione contestata dal presidente Nicola Grieco e dal sindaco, Franco Metta, che non le mandano a dire contro i vertici del calcio italiano e annunciano ulteriore ricorso contro il provvedimento del Consiglio federale.

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