piano aziendale asl bat

“Un documento che ha l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi”. È in questi termini che il direttore generale dell’Asl Bat, Alessandro Delle Donne, ha descritto e ha presentato il Piano Aziendale per il governo delle liste d’attesa, approvato il 15 luglio scorso.

L’azienda sanitaria locale della sesta provincia pugliese ha così adottato un proprio regolamento, in materia, che recepisce e attua quanto stabilito nel piano regionale e in quello nazionale.

Tante le migliorie che saranno apportate a beneficio della qualità dei servizi da garantire ai pazienti. Dalla erogazione di prestazioni diagnostiche in ulteriori fasce orarie (differenti da quelle già programmate) al potenziamento degli ambulatori specialistici per renderli operativi anche nel fine settimana; passando per l’elaborazione di nuovi processi di logistica del paziente per assicurare prestazioni e risposte celeri. E poi la rivisitazione delle procedure per gli addetti dei centri unici di prenotazione con percorsi di formazione previsti.
Sono solo alcune delle differenti attività contemplate nel piano aziendale, per le quali è stato individuato il dottor Giuseppe Coratella quale responsabile unico delle liste d’attesa.

Per un regolamento che fa rete tra gli specialisti e prevede il diretto coinvolgimento anche delle associazioni di volontariato, delle organizzazioni sindacali, del Tribunale per i diritti dei malati.

“Abbiamo individuato strumenti e metodo di collaborazione tra tutti gli attori del sistema, sia quelli operanti sul versante prescrittivo, sia quelli di tutela del cittadino per una concreta presa in carico del paziente – ha dichiarato il Direttore Generale dell’Asl Bat – perché il Piano approvato sia correttamente applicato è necessaria una perfetta sinergia con gli specialisti, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta ed è altrettanto importante- ha proseguito Delle Donne- implementare i modelli di gestione integrata dell’assistenza per pazienti cronici attraverso la piena attuazione dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali”.

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