SEU

Crescono le speranze per la bimba di due anni di bitonto affetta da seu, sindrome emolitica uremica e ricoverata presso l’ospedale pediatrico giovanni XXIII a bari.


La piccola si è risvegliata.il farmaco di nuova generazione somministratele pare quindi stia funzionando.Si tratta di un anticorpo monoclonale, un tipo di proteina, concepito per combattere una malattia generica rara, supportato poi da una nuova tecnica che si sta diffondendo in italia e in europa, oltre che negli stati uniti.a dare ottimi risultati potrebbe essere anche l’uso, presso l’ospedale giovanni XXIII, presso cui la piccola e’ ricoverata dal 10 agosto scorso, di un innovativo sistema di lavaggio del sangue.una notizia che lascia ben sperare.un lavoro d’equipe messo in campo , tra il gruppo di cardioanestesisti guidati dal primario dott leonardo milella e quello  di nefrologi sotto la responsabilità del dott mario giordano.si procede con prudenza.bisognerà verificare se vi siano danni cerebrali, che però da primi test appaiono lievi.

La seu da cui è affetta la bimba, è provocata da un’ infezione intestinale ed è  responsabile di una diarrea emorragica.a giugno scorso dopo la morte di una bambina di appena 13 mesi la regione ha lanciato un protocolo di sorveglianza, per cui in tutti i casi di gastroenterite emorragica, ovvero presenza di sangue nella diarrea, si dovrà procedere con l’invio di un campione al laboratorio di epidemiologia molecolare del policlinico di bari, diretto dalla professoressa maria chironna.il consiglio in ogni caso è a non somministrare determinati alimenti ai più piccoli e a seguire le normali regole di igiene: sciacquare bene frutta e verdura e lavarsi spesso le mani.il batterio di fatti puo contrarsi da latte crudo, ma anche frutta verdura non lavata, oltre che da acqua contaminata, nonchè dal contatto umano…una minima carica innocua per un adulto può  essere invece dannosa per i piu piccoli.