vino

“A dispetto del clima impazzito le previsioni sono ‘ottime”, cosi’ la Coldiretti dopo il via alla vendemmia 2019 in Puglia.

10 i giorni di ritardo ma la stima di produzione pare di segno positivo.

lo start, con la raccolta di uve bianche chardonnay e basi spumante.

“Nutriamo forti aspettative, commenta savino muraglia, presidente di Coldiretti Puglia, per quanto si sia in calo generalizzato del 15% rispetto al 2018.

A decretare il successo del made in Italy ci sono 2 vini pugliesi nelle prime 4 posizioni, ovvero al secondo posto il primitivo pugliese e al quarto piazzammento il Negroamaro.

“Il successo dei vini di Puglia è il risultato di un mix vincente di fattori che partono dalle potenzialità del territorio  e delle varietà autoctone , spiega il presidente di Coldiretti Lecce, Gianni Cantele, responsabile del settore vitivinicolo di Coldiretti Puglia, passando per le capacità imprenditoriali dei vitivinicoltori pugliesi che hanno portato al boom dei rosati , che con un balzo del 17% risultano i più venduti, al secondo posto della classifica di gradimento, seguono solo i rosè della Provenza”.

Ad essere confermata la popolarità , anche a livello internazionale, di eccellenze varietali uniche quali Primitivo, Negroamaro, Susumaniello e Nero di Troia.

Registrato il successo di vini Dop quali il Primitivo di Manduria, il Salice Salentino e il Castel del Monte.

Record inoltre per i vini rosati che in 3 anni hanno registrato un +122%, rappresentando il 40% della produzione nazionale totale dei rosati con oltre 1 milione di bottiglie l’anno.

Dati entusiasmanti se si pensa poi che, quasi 2 bottiglie su 4 di rosè italiane, sono made in Puglia .

Una fotografia, quella di Coldiretti Puglia, che evidenzia come sotto il profilo occupazionale il settore del vino, per ore di lavoro create,  vede attestarsi la provincia di Foggia, seconda in Italia.

Il Puglia Igt, di fatti, crea 16,5 milioni di ore di lavoro all’anno, riferisce Coldiretti Puglia, subito dopo il Montepulciano d’Abruzzo Doc.

Al decimo posto della top ten nazionale un altro vitigno pugliese, ovvero il Castel Del Monte Doc, con 9,4 milioni di ore lavorate.

Altro vanto del tacco dello stivale, il biologico.

A detta di Coldiretti Puglia infatti 1 ettaro su 8 di vigneto in Puglia è  bio.

Ebbene, secondo uno studio della Coldiretti, la raccolta di un grappolo alimenta opportunità di lavoro in ben 18 settori che vanno dall’agricoltura, all’industria di trasformazione, dalla lavorazione del sughero per tappi, alla pubblicità.

Il vino si conferma quindi una grande opportunità per il territorio pugliese