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C’è preoccupazione tra i sindacti di categoria per il futuro di 340 operai irrigui e forestali e 36 impiegati alle attività agrometeorologiche e della difesa deella colture.

E’ il personale dell’Arif (l’agenzai regionale per le attività irrigue e forestali della Puglia) ripiombati nella precarietà (temono i sindacati) dopo le dimissioni del commissario straordinario, Oronzo Milillo. Un fulmine a ciel sereno definisce questa decisione la Flai Puglia, attraversaro il segretario generale Antonio Gagliardi. Una mossa che alimenta i timori anche dei segretario regioanli pugliesi di Nidil Cgil, Maria Giorgia Vulcano, di felsa Cisl, Elena De Mattesi e della Uiltemp Uil, Luciano Zaurito.

In un documento congiunto i tre sindacalisti chiedono al presidente della Regione, Michele Emiliano (che è anche assessore all’agricoltura) di intervenire urgentemente e di convocarci per trovare le dovute soluzioni che possano dare seguito al lavoro svolto finora. Il riferimento è ai 340 operai irrigui e forestali e ai 36 impiegati legati alle attività agrometeorologiche e della difesa delle colture.

Il 15 settembre scadono i contratti per gli operai in somministrazione per i quali una strada verso la stabilizzazione era stata apera il 19 agosto scorso con la redazione del piano di fabbisogno triennale. Il rischio è che, con le dimissioni del commissario straordinario Milillo, i tempi si possano dilatare ancor di più mettendo a rischio i lavoratori somministrati. “Emiliano dica se prevarranno i giochi di palazzo, dichiara invece il segretario regionale della Fali Cgil, Antonio Gagliardi, o se c’è la volontà reale di risolvere le diverse questioni che adesso diventano emergenza.