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“All’Agenzia Regionale per le attivita’ Irrigue e Forestali ci sono grandi lavoratori, ho cercato di coordinare tutti al meglio, ma senza dialogo non potevo aiutare né loro, né l’Arif, né il territorio”. È il commento dell’ex commissario Oronzo Milillo che, contattato telefonicamente, ci ha spiegato le motivazioni delle sue dimissioni dall’Ente lo scorso martedì, dopo quattro mesi di lavoro.

“L’Arif si occupa di tante cose – aggiunge – sono arrivato lì come agronomo, anche con l’esperienza maturata in 25 nella Federazione Regionale dell’Ordine di categoria, e sulla xylella eravamo a buon punto, ma senza un dialogo proficuo con l’esterno diventava davvero impossibile raggiungere gli obiettivi concordati. L’unico modo per dare una scossa a questo momento di stallo, era facendo rumore, quindi dimettendomi”. Anche perché – dice ancora – “Avevo chiesto almeno tre volte appuntamento ad Emiliano e nemmeno dopo le dimissioni mi ha chiamato”.

Dietro le dimissioni in primis il rapporto con l’Osservatorio Fitopatologico Regionale. “Non è possibile che la Regione multi se stessa – aggiunge subito -: stiamo per avere una multa di tredici milioni per il mancato taglio degli ulivi infetti. La comunicazione agli agricoltori (spesso molto anziani) viene fatta sull’albo pretorio del Comune di appartenenza. Se l’attività non viene svolta in dieci giorni, l’Arif becca una sanzione di 30 mila euro ad albero”.

“E’ incomprensibile tutto questo – aggiunge sdegnato Milillo -. Ci sono alcuni sindaci più illuminati che comunicano singolarmente agli agricoltori le misure da adottare, ma nel caso di grosse quantità di alberi da estirpare, se lo si dovesse richiedere l’Arif sarebbe presente:”.

E poi solleva anche un’altra problematica: “Ho scritto alla Regione per segnalare che l’acqua per l’irrigazione (fissata con delibera di giunta) è stata fatta pagare a metà con la possibilità di conguagli. Se avessi pubblicato la delibera… sarebbero arrivati i trattori sotto la presidenza. E’ un problema enorme, ma nessuno mi ha dato retta”.  Ora i dipendenti Arif hanno persino scritto al governatore Michele Emiliano per rimettere al suo posto l’ex commissario, ma se di dialogo dobbiamo parlare… la risposta ancora non c’è stata.