xylella multa

La Regione Puglia è costretta a multare se stessa (a causa di una delibera approvata nel 2018). Il motivo sono i ritardi negli abbattimenti degli alberi infetti dalla xylella e le polemiche così non si placano. Dalla presa di posizione dell’On. Mauro D’Attiis, coordinatore regionale di Forza Italia che ha parlato di una Puglia politicamente allo sbaraglio, all’intervento dell’europarlmentare Raffaele Fitto. Quest’ultimo ha voluto commentare con ironia: “Non siamo su scherzi a parte ma siamo nella regione con i cittadini più attapirati d’Italia”.

Il riferimento è alla notizia delle multe inflitte dalla Regione a una propria agenzia, l’Arif, a causa dei ritardi negli abbattimenti degli alberi colpiti dalla Xylella, il batterio che sta essiccando gli ulivi pugliesi. La delibera in oggetto, approvata nel 2018, prevede infatti sanzioni che oscillano dai mille ai 30mila euro per ogni pianta malata rimasta ancora in piedi. Multe che sarebbero già scattate nei giorni scorsi per 18 alberi che si trovano ad Ostuni, in provincia di Brindisi.

Il provvedimento al centro della discussione – ha fatto sapere la Regione Puglia – era stato approvato per dare più efficacia alle azioni di contenimento della fitopatia. Così come, infatti, imposto dall’Unione europea (che il 5 settembre scorso ha condannato l’Italia per non aver messo in atto le misure necessarie utili a contrastare la diffusione del batterio responsabile del disseccamento degli ulivi).

L’eradicazione delle piante infette, però, non è il solo problema a cui dover far fronte.

Coldiretti Puglia si è voluta soffermare sul nodo dei rimpianti. “Il Salento muore – ha sottolineato il presidente dell’associazione, Savino Muraglia – e finora sono stati reimpiantati solo 300 ettari con le specie resistenti al batterio. Il Ministro Bellanova per questo consenta agli agricoltori di espiantare e reimpiantare, anche diversificando le colture, restituendo al Salento il bel volto che sta perdendo”.

Il servizio di TrNews.