Dopo l’ok dei consigli comunali di Terlizzi, Ruvo e Bitonto, anche la massima assise di Molfetta ha espresso parere positivo per ricapitalizzare il capitale sociale della Società Ambientale del Nord Barese.

La Sanb – nata nel 2014, ma mai ufficialmente partita – si occuperà di servire anche il territorio di Corato. Questo sempre che il commissario prefettizio, entro fine mese, dia il suo assenso. Molfetta, inoltre, ha votato anche un emendamento – proposto dalla minoranza – che pone alcune riserve e mira a garantire una discontinuità con la gestione precedente della società finita in liquidazione nel 2017, finora mai partita.

Adesso comincia una sorta di corsa contro il tempo. La ricapitalizzazione della Sanb, infatti, è stata voluta sul presupposto di una immediata messa in attività della società, entro l’anno, la delibere dei consigli comunali, in attesa anche di quella del Comune di Corato, attualmente in gestione commissariale, hanno rallentato la tabella di marcia.

Massima attenzione sulla composizione di questo puzzle, la continua a tenere l’attuale liquidatore della Sanb, l’avvocato Nicola Roberto Toscano, che, dopo aver preso questa società in liquidazione a fine 2017, ne ha gestito i conti con rigore e oculatezza. Questo, prendendo nel contempo per mano i soci nell’accidentato percorso ad ostacoli finalizzato all’avvio finalmente del servizio unitario, vantaggioso per le cinque città interessate in gestione interamente pubblica (lo confermano anche le verifiche effettuate presso l’Aro regionale competente) rispetto alla gestione privata o mista.

Ora la palla è di nuovo al centro e si attende il fischio d’inizio per tutelare le uniche due squadre che pagherebbero pegno, finendo nel fondo: la collettività e i lavoratori.

Il servizio di TrNews.