In tanti hanno provato a rianimarlo in attesa dell’ambulanza, chiamata più e più volte. Ambulanza in ritardo, che è arrivata Bitonto, su via Perrese, dopo ben 25 minuti dalla chiamata d’emergenza: “C’è un uomo a terra, un anziano, ha avuto un arresto cardiaco”. Ma il maestro di musica 79enne, Cataldo Valerio, non ce l’ha fatta e ha perso la vita circondato dai tantissimi che si erano precipitati per aiutarlo.

Da un medico di uno studio lì vicino, ad un’infermiera di passaggio, da un’agente del Commissariato fuori servizio, ad un volontario dell’NPC Bitonto, si sono tutti alternati per soccorrere l’uomo e praticargli il massaggio cardiaco, utilizzando anche il defibrillatore istallato qualche tempo fa sulla vicinissima piazza della Noce in dotazione ad una farmacia della zona.

Sgomento e sconforto da parte della città intera che si è ribellata sui social gridando allo scandalo: “Il nostro ex ospedale non può essere ridotto a solo Punto di Primo Intervento Territoriale – dicono i bitontini -. Abitiamo in un paese di oltre 65 mila abitanti, senza considerare anche le città limitrofe, e non è possibile non avere un Pronto Soccorso attrezzato per le emergenze. Quello che è accaduto è inaccettabile, dovremmo tornare in piazza a scioperare”, concludono.

Solo due giorni fa un caso analogo si era verificato a Ruvo dove, a perdere la vita per un arresto cardiaco, è stato un uomo di 55 anni.

Il servizio di TrNews.