TARI IMU TASI

Mancati pagamenti di Tari, Imu, Tasi e passi carrabili, per un ammanco totale di ben 24 milioni di euro.

Queste le cifre disastrose che fanno il punto sul buco finanziario della città di Andria, e che aggravano non di poco  la situazione debitoria del comune federiciano.

Nello specifico, le determinazioni dirigenziali pubblicate dal Settore Programmazione Economico finanziaria del Comune di Andria, parlano di una somma complessiva di oltre 4 milioni di euro, per omessi o parziali versamenti, relativamente alla TARI per l’annualità 2014; ma numerosi sono gli avvisi riferiti alla Tassa Rifiuti anche per gli anni 2016, 2017 e 2018: in questo caso, la somma da recuperare ammonta ad oltre 12 milioni di euro.

Mancati pagamenti dei tributi relativi a IMU e TASI inoltre  per l’anno 2014, per una cifra non incassata dal Comune di ben 7 milioni di euro.

Per concludere la triste rassegna numerica, il dato relativo alla TOSAP (ovvero la tassa sui passi carrabili) non versata dai cittadini, che ammonta a circa 70mila euro.

Nella cittadina pugliese quindi secondo i dati presentati, si registrerebbe una spaventosa evasione tributaria, problema questo inoltre aggravatosi sempre di più negli ultimi anni, sia per  l’incapacità gestionale della macchina amministrativa che per le mancanze dei cittadini andriesi, a detta delle opposizioni.

Ebbene,  il segretario cittadino del Partito Democratico, Giovanni Vurchio, parla di “un rendiconto simbolo della totale distrazione avuta dall’amministrazione, che pensava solo ad occupare poltrone piuttosto che preoccuparsi della comunità.

“Disattenzioni  che –  come  sottolinea amaramente il segretario–   ci hanno portato a fare delle anticipazioni di cassa alla Tesoreria quando invece potevamo incassare i soldi che i cittadini dovevano al Comune per il pagamento dei tributi.

Tra l’altro, oltre al danno anche la beffa per i cittadini, i quali hanno ricevuto avvisi di pagamento relativi persino al 2013, che dovrebbero essere andati in prescrizione, più erroneamente altre cartelle dove invece il pagamento è stato già effettuato, chiosa il segretario cittadino del Pd Giovanni Vurchio.

Una questione su cui è intervenuto anche il consigliere regionale Sabino Zinni che,  in una nota, ha parlato di un buco, per la macchina amministrativa e nello specifico per  l’ufficio tributi, espressione di un’assenza di guida e programmazione politica sul fronte delle entrate comunali.

“L’ufficio tributi, doveva essere un presidio costante della politica, mentre è diventato il simbolo del fallimento politico dell’amministrazione Giorgino,” tuona Zinni.