videolottery bari e provincia

Avrebbe gestito per almeno otto anni, in modo quasi monopolistico, il mercato delle videolottery sull’intero territorio di Bari e provincia.

Si tratta dell’imprenditore barese Baldassarre (detto Dario) d’Ambrogio, socio di fatto di imprese e sale giochi del capoluogo e dell’hinterland. Assieme allo zio, il pregiudicato Nicola d’Ambrogio – ritenuto tra i reggenti del clan Strisciuglio, sono finiti in carcere assieme con altre 25 persone affiliate a gruppi criminali della città grazie all’operazione della Guardia di Finanza “Gaming Machine”, portata a segno questa mattina grazie al coordinamento della Procura e della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.

L’indagine scaturisce da una coraggiosa denuncia per usura ed estorsione sporta da un piccolo imprenditore barese titolare di una rivendita di tabacchi, vessato dalle pressanti richieste e violente minacce nei suoi confronti, proprio da parte di D’Ambrogio. Il focus investigativo, dunque, ha consentito di acclarare che il caso denunciato dal tabaccaio non rappresentava un caso isolato, ma riguardava altri imprenditori collusi che corrispondevano mensilmente al clan cifre tra i mille e i cinque mila euro.

Le indagini hanno permesso di svelare l’accordo con i vertici dei clan mafiosi di Bari e provincia per “compiere atti di concorrenza sleale – si legge negli atti – imponendo una posizione dominante nel mercato dei videopoker e di altri apparati elettronici”. In particolare le organizzazioni mafiose facenti capo a Nicola D’ambrogio e tra i tanti anche a Vito Valentino, Vincenzo Anemolo e Giuseppe Capriati – “si sono divisi il territorio barese in zone di influenza, per acquisire in modo esclusivo la gestione o il controllo delle apparecchiature da gioco nei locali pubblici e nelle sale gioco”, anche attraverso l’estromissione di altri imprenditori concorrenti operanti nello stesso settore.

Sono stati, inoltre, sequestrati beni per un valore di 7 milioni e mezzo di euro, tra cui sale slot, immobili, veicoli, complessi aziendali e oltre 200 rapporti finanziari.

“Desidero esprimere il mio compiacimento e il mio plauso per l’ottimo lavoro svolto dalla DDA e dal Gico per l’operazione portata a termine questa mattina – ha commentato il governatore Emiliano -. Si tratta di un risultato straordinario che ha permesso di garantire alla giustizia frange importanti della criminalità organizzata barese. Dobbiamo continuare su questa strada che è quella giusta – ha concluso – perché la rete della legalità prevalga su quella del crimine”.