Spesso si ritiene che la differenza tra un campionato vinto e un campionato perso risieda nei punti conquistati con le piccole. Per l’Audace Cerignola, oltre al recente passo falso contro il Grumentum, pesano anche e soprattutto i risultati ottenuti negli scontri diretti.

La sconfitta contro il Foggia, in un momento in cui gli ofantini arrivavano meglio al derby dello “Zaccheria”, ha riportato la squadra con i piedi per terra in ottica promozione diretta. Il distacco dal Bitonto è salito a 10 punti e tra i motivi del gap, oltre all’inizio di stagione ad handicap, c’è proprio lo scarso bottino nelle sfide ad alta quota.

L’Audace, fino a questo momento, non ha vinto nemmeno un match contro le altre 4 squadre tra primo posto e griglia playoff.

Il ko di Foggia fa il paio con quello dell’andata al “Monterisi” e si aggiunge alla sconfitta rimediata a Sorrento, quando però non era ancora il Cerignola nella versione attuale e rodata. I gialloblù hanno poi pareggiato in casa contro il Bitonto, in un match dalle mille difficoltà che hanno rischiato anche di perdere, poi è arrivato il 2-2 dello “Iacovone” contro il Taranto.

Lo 0-3 a tavolino smorza il dato negativo, ma sul campo gli ionici erano riusciti a rimontare il doppio svantaggio. Sono sì arrivate due vittorie contro Casarano e Fasano, ma si tratta di squadre che, al momento, non farebbero parte degli spareggi promozione.

Eppure, l’organico e il rendimento dell’Audace negli ultimi mesi lasciava e lascia tutt’ora presagire una piena partecipazione agli obiettivi più prestigiosi del girone H. Per lasciarsi alle spalle la Serie D e riabbracciare il professionismo dopo oltre 80 anni, però, serve invertire la marcia negli scontri diretti e dimostrare maggiore personalità e lucidità, caratteristiche chieste da Feola proprio nel postpartita di Foggia.

Al termine del campionato mancano 12 giornate. Il Cerignola andrà a Bitonto il 16 febbraio, per poi ospitare al “Monterisi” il Sorrento e chiudere il cerchio degli scontri al vertice il 26 aprile, alla penultima giornata, quando arriverà il Taranto. Nel mezzo, la trasferta di Fasano del 5 aprile.

Gli incroci di campionato diranno se è troppo tardi per puntare alla vetta, ma in ogni caso, adesso è obbligatorio un segnale forte quantomeno alle rivali per la zona playoff.