E’ una guerra di nervi quella che si sta consumando nel centro destra, attorno al nome del candidato presidente per le regionali pugliesi. Non passa giorno che la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ribadisca che a contendere la poltrona a Michele Emiliano, indicato dal centro sinistra e Antonella Laricchia del Movimento Cinque Stelle, dovrà essere l’europarlamentare Raffaele Fitto.

Ma non passa giorno che i leghisti, soprattutto quelli pugliesi, si mettano di traverso provando a convincere il leader Matteo Salvini di avere il nome per vincere alle prossime regionali. Una guerra di nervi che starebbe sfiancando i papabili candidati alle regionali, facendo trascorrere tempo prezioso sottratto alla campagna elettorale.

Ancora ieri Giorgi Meloni ha ribadito che sarà difficile fare un passo indietro su Raffaele Fitto, ricevendo in risposta un “c’è tempo per parlare di candidati” da parte di Matteo Salvini.

Che in attesa di scendere in Puglia per un paio di iniziative a Taranto e Squinzano in serata, ha ribadito che la coalizione di centro destra debba scegliere i migliori e lasciare da parte gli egoismi di partito. Messaggio a doppia valenza: potrebbe essere un avviso alla Meloni a non tirare troppo sull’indicazione del candidato, ma anche un appello ai suoi a non mettersi troppo di traverso.

La guerra di nervi, nel centro destra, si gioca anche a colpi di sondaggi: quello in mano agli esponenti di Fratelli d’Italia darebbe Raffaele Fitto avanti di 14 punti su Michele Emiliano, mentre da parte leghista si sostiene che anche la candidatura di Nuccio Altieri (il nome sponsorizzato dagli uomini di Salvini) sarebbe vincente, seppur con uno scarto minimo. In questa contesa, a fare da semplice spettatore è Forza Italia che, comunque, in Puglia ha ancora un suo appeal elettorale.

La guerra di nervi continua, mentre negli altri schieramenti la situazione appare più fluida anche dopo l’annuncio di Italia Viva di schierare un proprio candidato alle regionali pugliesi. In pratica, all’appello, manca solo il centro destra.