chiusi i nostri locali

“Abbiamo preferito tenere chiusi i nostri locali, i dolci, le zeppole in particolare, in un momento così non sono indispensabili, ma donarle all’ospedale Miulli sapevamo potesse regalare tanti sorrisi a pazienti e operatori sanitari”.

Sono le parole dei quattro pasticceri, Eustachio Sapone, Vincenzo Casucci, Piero Netti e Giuseppe Salierno che da Acquaviva, Castellana Grotte e Bitonto, hanno cucinato e consegnato ieri mattina mille zeppole proprio all’ospedale Miulli di Acquaviva, tra i nove centri Covid della regione.

Un momento di dolcezza per affrontare questa grande emergenza nazionale a causa del coronavirus. Ciascuno nel proprio laboratorio, muniti di sacca a poche, crema e amarena, hanno sfornato le zeppole e poi si sono incontrati nel piazzale antistante l’ospedale per la consegna. I medici e i pazienti ricoverati sia covid e che non covid li hanno ringraziati per questo grande gesto di altruismo e solidarietà.

“E’ tempo di rispetto delle regole e di solidarietà, hanno ribadito, abbiamo preferito evitare la vendita a domicilio per tutelare i nostri dipendenti. Vogliamo che non siano esposti a rischi, così da poter tornare al più presto al nostro lavoro tutti insieme. La festa di San Giuseppe è solo rimandata”, hanno concluso.