florovivaisti

I florovivaisti di Terlizzi chiedono a gran voce la riapertura del mercato dei fiori, uno dei poli commerciali più grandi d’Italia.

Una richiesta della quale si è fatto portavoce il sindaco, Ninni Gemmato, in una lettera inviata al Prefetto di Bari, Antonia Bellomo.

Nella missiva il primo cittadino terlizzese chiede chiarimenti sulla possibile ripresa dell’attività all’interno del mercato dei fiori: “Tanti operatori – spiega Gemmato – chiedono a gran voce la riapertura del mercato”. Il settore florovivaistico, con l’emergenza coronoavirus, è stato messo in ginocchio con tutte le ripercussioni di carattere sociale, sottolinea il sindaco, immaginabile in una città come quella di Terlizzi dove ci sono centinaia di aziende che operano nel settore.

Gemmato al Prefetto chiede la fattibilità, sul piano normativo, di una riapertura del mercato. Mossa che provocherebbe un effetto domino positivo anche per i fioristi. Anche i negozi al dettaglio sono chiusi ma resta da capire se produzione di fiori e piante è da ricomprendere nell’attività agricola, questa sì autorizzata dal Governo. Un applicazione delle circolare ministeriale anche ai fioristi non produttori, quindi ai negozi al dettaglio, potrebbe dare un minimo respiro al settore, aggiunge Gemmato.

Che chiarisce anche un passaggio importante: “Il mercato dei fiori è chiuso in seguito a un decreto del presidente del consiglio dei ministri e non per ordinanza sindacale o altro provvedimento comunale. Sono il primo a desiderare la riapertura del nostro mercato dei fiori per rimettere in moto l’economia della nostra città.

Il tema riapertura va affrontato con serietà e senza strumentalizzazioni. In questi giorni, fa sapere Gemmato. ne stiamo parlando con Coldiretti, con i florovivaisti, con i fioristi, nella consapevolezza che non basta uno schiocco di dita per riaprire tutto come se nulla fosse, né si possono trasgredire le regole imposte dal governo». Per questo, conclude il sindaco, ho chiesto al Prefetto di indicare un orientamento e un quadro di norme entro cui sapremo di poter operare con certezza e andare avanti».