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Spacciavano droga nei pressi di una fermata autobus a San Marco in Lamis e la nascondevano sottoterra, nei boschi, in barattoli o all’interno di muretti a secco.

Il sistema, messo a punto da ben 13 persone, spregiudicati e ben inseriti nel tessuto criminale, è stato smantellato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia, grazie ad una indagine portata avanti dalla Compagnia di San Giovanni Rotondo da ottobre 2019 a febbraio scorso.

In appena cinque mesi i militari, grazie ad intercettazioni, gps e fototrappole, hanno ricostruito una catena partita da un controllo effettuato su un giovane assuntore, che aveva acquistato una dose di marijuana. Gli accertamenti successivi, fatti appunto anche nei boschi, hanno consentito di individuare numerosi episodi di cessione di sostanze stupefacenti – soprattutto marijuana e cocaina – in grandi quantitativi.

Durante le indagini, infatti, sono stati sequestrati oltre 10 kg di droga, per un valore di mercato di circa 300 mila euro.

I canali di produzione avvenivano nei terreni degli indagati situati tra San Marco in Lamis e nelle città limitrofe di Sansevero, San Nicandro Garganico e Cerignola. Sia la vendita, che in alcuni casi anche il consumo, avvenivano nella zona adiacente al capolinea delle corriere di San Marco in Lamis e, da qui, da denominazione dell’operazione “Terminal”.

Le telecamere hanno evidenziato che gli indagati avevano trasformato la fermata bus, frequentata da moltissimi studenti, anche minorenni, in un vero e proprio “mercato della droga” attivo ventiquattrore al giorno. Gli acquirenti si spostavano anche da altre regioni, come il caso di un giovane di Campobasso beccato durante l’acquisto.