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Giovanissimi, ma anche adulti e anziani sembrano aver percepito la Fase 2 come un totale “liberi tutti”. In ogni zona della Puglia si sono verificati assembramenti, che hanno mandato in tilt amministrazioni comunali e forze dell’ordine.

A cominciare dal capoluogo pugliese dove un gruppo di giovani baresi è stato multato perché aveva organizzato una partita di basket nel Parco Perotti, nonostante l’area fosse delimitata da transenne. Non sono mancate neppure le contravvenzioni per chi correva molto vicino e senza mascherine sul lungomare a partire da Torre a Mare fino a Santo Spirito –. Sul molo San Nicola e in zona San Giorgio sono stati sanzionati, invece, acquirenti e pescatori che non adottavano misure di protezione.

Multe anche a Bitonto dove è intervenuta la Polizia Locale per far rimuovere le auto in divieto di sosta e sanzionare i giovani che si erano assembrati sulle scale di Largo Teatro, utilizzate come panchine d’appoggio. Non va certo meglio a Barletta dove i consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle (Carone, Basile e Coriolano) hanno chiesto all’amministrazione che siano “intensificati i controlli nel territorio cittadino dagli enti preposti” dopo che, in rete, è circolato un video di ragazzi assembrati nella periferia cittadina e sul lungomare. Anche a Giovinazzo in via Marina, piazza Costantinopoli, piazza San Salvatore e l’intero centro storico, sono state prese d’assalto da gente a passeggio e intente a compiere attività sportiva.

Complici le belle giornate e la presenza del mare, non sono mancati assembramenti e mascherine utilizzate poco o male. Presi d’assalto anche l’isola pedonale di Corso Vittorio Emanuele a Foggia e Corso Dante a Molfetta, dove i muretti del lungomare, sono stati utilizzati come poggia birre.

A giudicare la situazione anche il professor Pierluigi Lopalco della taskforce regionale che si è rivolto soprattutto ai giovani: “Non fate capannelli, uscite solo se necessario. Non cerchiamo di fregare il Dpcm, perché significa fregare noi e i nostri cari.

È giusto riprendere le attività – dice ancora l’epidemiologo -, ma teniamo sempre a mente che il virus è là fuori e il rischio è lo stesso della Fase 1: dobbiamo avere distanziamento fisico, limitare gli spostamenti”. Sulle mascherine infine: “Quella chirurgica dopo quattro ore non è più efficiente, quelle di cotone o seta possono essere lavate in acqua calda e tornare ad essere utilizzabili. Usiamole sempre”, conclude.