regione

Il presidente della Regione, Michele Emiliano, insiste: “Meglio votare a luglio anche per motivi sanitari”.

Concetto ripetuto durante l’audizione in settima commissione, convocata su richiesta di alcuni consiglieri d’opposizione. “E’ strano che il Governo abbia chiuso la finestra di voto a luglio” ha dichiarato Emiliano. Il consiglio dei ministri, con il decreto del 20 aprile scorso, ha fissato la possibilità di voto per le regionali tra settembre e novembre.

“Quello però – ha spiegato ancora il governatore pugliese – secondo gli epidemiologici potrebbe essere il periodo nel quale si rischia una secondo ondata dell’epidemia di coronavirus”. E se così fosse le elezioni potrebbero essere differite ancora nel tempo. Meglio votare a luglio, ribadisce Emiliano. La Puglia, come altre regioni italiane, avrebbe dovuto andare alle urne in questo mese di maggio per rinnovare il consiglio regionale in scadenza di mandato.

Il vice presidente della Giunta, Antonio Nunziante, avrebbe anche indicato le due date possibili per il voto: il 19 o il 26 luglio prossimi. Idea bocciata dal Movimento Cinque Stelle: “Chi vuole il voto a luglio non pensa alla salute dei cittadini e scarica sui 257 Comuni pugliesi il peso di organizzare una doppia tornata elettorale in pochi mesi, con spreco di denaro pubblico”, dichiarano i deputati pugliesi del MoVimento 5 Stelle in commissione Affari Costituzionali, Giuseppe Brescia, Giuseppe D’Ambrosio e Anna Macina. “Chiamare al voto 4 milioni di pugliesi in una situazione di emergenza – proseguono – è da irresponsabili.

Contrari per il voto a luglio anche i consiglieri regionali di Forza Italia: “Emiliano e gli altri presidenti di Regione che brigano affinché si voti a luglio dovrebbero avere a cuore innanzitutto la salute dei cittadini: la Puglia ha un indice di contagio superiore a quello della Lombardia e un indice di mortalità nettamente superiore a quello di tutte le altre Regioni del Sud” dichiara il capogruppo di Forza Italia, Nino Marmo. Il presidente della commissione, Erio Congedo (FdI) ha avanzato due proposte.

“La prima è che le elezioni si tengano in assoluta sicurezza. Se si voterà a luglio, magari sarebbe il caso che le operazioni di voto si svolgano in due giorni per diluire l’affluenza ai seggi e che venga raddoppiato o comunque aumentato il numero dei seggi.

La seconda proposta – ha concluso – consiste nel dare alle forze politiche non rappresentate in Consiglio di partecipare al confronto sulla data per consentire a tutti la possibilità di organizzare campagna elettorale”.