L’entusiasmo questa volta è stato considerato fuori luogo, oltre che contro ogni disposizione che vieta gli assembramenti. Non è piaciuto al sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, quanto accaduto ieri pomeriggio, davanti al Palazzo di Città, quindi una sede istituzionale, in occasione dell’incontro con i dirigenti della Sly, società calcistica che dovrebbe trasferirsi da Bari a Trani per disputare il campionato di Eccellenza.

La riservatezza che avrebbe dovuto accompagnare l’incontro è crollata come un paravento di carta velina: di quell’incontro si sapeva da giorni ed è stato difficile depistare i tifosi (organizzati e non).

Anche se i cori da stadio, i fumogeni e quegli assembramenti vietati (immortalati da telecamere e telefonini) hanno irritato il sindaco che in un post su facebook chiama in causa direttamente il patron della Sly, Danilo Quarto: “Gli avevo chiesto di presentarsi senza tifosi al seguito perché non ‘è ancora nulla da festeggiare”.

Invece quell’appello al buon senso è stato disatteso e lo spettacolo andato in scena nella casa di una istituzione, scrive Bottaro, è inaccettabile. I responsabili saranno individuati e sanzionati, annuncia il sindaco.

Al quale la Sly, in un altro posto su Fb, presenta la proprie scuse assicurando di non aver portato tifosi al seguito: “Nessuna premeditazione per quell’entusiasmo che si è scatenato solo alla notizia dell’incontro”. Il dialogo tra l’Amministrazione comunale e la Sly va avanti, anche se ci sarà da ricucire questo strappo e calmare le acque con Bottaro che ha chiosato su quanto accaduto venerdì sera: “Cominciamo male”.