Combattere la leucemia, il tumore del sangue, curando contemporaneamente il tumore del nostro mare, l’inquinamento di plastica.

E’ questo il duplice obiettivo dei promotori dell’iniziativa presentata presso la lega Navale di Trani.

L’Itaca Day, che nel nome si ispira alla patria dell’eroe omerico  che intraprende un viaggio ricco di peripezie per ritornarci, si configura come un momento di svago e di cura naturale offerto ai pazienti affetti da patologie ematiche.

Dal 2009 una barca a vela con skipper professionisti, pazienti in fase riabilitativa, medici, infermieri e psicologi, navigava lungo le coste italiane, mar Adriatico o mar Tirreno ad anni alterni, facendo tappa nelle città dove è presente un reparto di Ematologia legato all’AIL, L’associazione italiana contro le leucemie, con l’obiettivo di diffondere la vela terapia quale metodo terapeutico volto alla riabilitazione psicologica e al miglioramento della qualità della vita dei malati ematologici.

Un viaggio quello di Ulisse, posto in parallelo con quello dei pazienti ematologici, che come l’eroe greco si trovano a ad affrontare un mare aperto, sconosciuto, pieno di insidie e di difficoltà come la malattia, sognando di approdare in un porto sicuro (la guarigione), per ritrovare la gioia della Famiglia e ricongiungersi con gli amici, vivendo momenti di normalità.

Con SOGNANDO ITACA 2.0, che arriva a Trani proprio nella giornata nazionale contro le leucemie,  l’AIL intende anche concentrare la propria attenzione sul binomio Ambiente e Salute, un legame indissolubile, considerando la stretta correlazione tra l’uomo e lo spazio che lo circonda.