Il calcio, uno sport foriero di valori e riscatto, capace di rivoluzionare il mondo.

Non solo una rincorsa al pallone, un gol che squarcia la rete, ma anche occasione utile per affermare diritti e uguaglianza, diventando un collante tra popoli lontani e talvolta in conflitto. Mosse da questo spirito sono arrivate a Trani 26 ragazze ucraine, calciatrici e allenatrici, sfuggendo dagli orrori della guerra grazie allo sport, sempre di più veicolo di unione tra popoli.

Un evento questo che rientra nel programma di attività della Fifa e della League of tollerance, finalizzato all’affermazione della parità di genere in Ucraina.  Trani, città storicamente accogliente ha offerto loro un campo da gioco nel quale allenarsi, grazie all’’Accademia calcio Trani’ ed alloggi; le 26 ragazze infatti sono ospiti del centro socio-educativo dei Padri Rogazionisti, in via SantAnnibale Maria di Francia.

Non sono mancate occasioni di svago alla scoperta dei tesori dei luoghi della città, in cui le atlete hanno voluto lasciar il loro contributo. Hanno ripulito dall’inciviltà con Legambiente, la zona umida di Boccadoro, nei pressi della riserva naturale, che troppo spesso viene presa d’assalto da turisti e cittadini, bramosi della bellezza della zona e incuranti delle tante specie animali presenti, tutelate affinché proprio nella zona possano nidificare e riposare. 

Rispetto e tanta solidarietà nel campo dello stadio comunale Nicola Lapi, nel quale si sono avvicendate in un triangolare le squadre femminili tranesi dell’Apulia Trani e Phoenix Trani, sfidandosi con le tesserate della federazione ucraina. Per l’occasione non è mancato nessuno, nemmeno  i giovani stranieri inseriti nel circuito di accoglienza della comunità ‘Oasi2 San Francesco e i componenti dell’associazione ‘Oltre sport’, campioni di sport in carrozzella.

Un gemellaggio che resterà per sempre iscritto negli annali di calcio locale, un soggiorno indimenticabile per queste ambasciatrici sportive del popolo ucraino, che vorrebbero vedere imminente la fine del conflitto, da interrompere magari per sempre con il suono di un fischietto. 


A soccer match to forget the war 

Soccer, a sport that conveys values and redemption, can change the world.

Soccer isn’t just running after a ball and scoring goals, but it’s also an opportunity to affirm rights and equality, connecting distant people and sometimes in conflict.

Motivated by this spirit, 26 Ukrainian women, footballers and coaches, arrived in Trani, running away from the horrors of the war thanks to sport, which increasingly brings along with it the meaning of union between peoples.

The event is part of the Fifa and League of tollerance activity programme, which aims at gender equality in Ukraine. The city of Trani, known for its hospitality, offered them accomodation and a field where they can practice thanks to “Accademia calcio Trani”. They are indeed guests at Padri Rogazionisti socio-educational centre, in via SantAnnibale Maria di Francia.

There were also leisure moments to discover the city treasures, in which the athletes wanted to give their own contribution: together with Legambiente they cleaned up the humid area of Boccadoro close to the natural reserve, left to incivility and often stormed by tourists and citizens attracted by its beauty but ignoring the many animal species that are protected, not allowing them to nest and rest.

In the field of the municipal stadium Nicola Lapi in Trani, characterized by respect and solidarity, the women’s teams Apulia Trani and Phoenix Trani challenged the Ukrainian team in a triangular match. No one missed the event, not even the young foreigners part of the community “Oasi2 San Francesco” and the “Oltre sport” association members, champions of sport in wheelchair.

A twinning that will always be remembered in the local soccer annals, an unforgettable stay for these Ukrainian sport ambassadors, who wish a quick end of the conflict, hopefully interrupted forever by the sound of a whistle.

Traduzione a cura di Celeste Antonia Spadaro