E’ iniziata con un meteo incerto la XXII edizione dei Dialoghi di Trani, appuntamento con la cultura ormai diventato fisso e che ogni anno attira in città esperti e esponenti del mondo della cultura da tutta Italia. L’apertura dei Dialoghi, originariamente prevista in Piazza Quercia è stata infatti spostata all’interno di Palazzo San Giorgio, dove si sono alternati diversi relatori.

Tra i principali ospiti della prima giornata Claudio Cerasa, Direttore del Foglio, che ha parlato dell’importanza del concetto di leadership e di libertà; altro tema toccato è quello del garantismo, approfondito in relazione alla situazione politica attuale.

Altro tema ricorrente in questa edizione dei Dialoghi di Trani è stato il divario economico tra Nord e Sud Italia, aspetto questo su cui è intervenuto Ferdinando Natali, responsabile per il Sud UniCredit, che ha spiegato come si sia ancora molto lontani, al di là delle rappresentazioni più rosee della politica, da uno sviluppo del sud che possa permettergli di avvicinarsi al settentrione d’Italia.

In video collegamento il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che ha seguito tutti i lavori di avvio della manifestazione, che nel suo intervento ha trattato il tema del federalismo e delle autonomie regionale, interrogandosi sull’importanza di offrire maggiori poteri alle regioni, evidenziando come l’intento del governo centrale sia invece quello di accentrare i poteri a Roma.
Tra i presenti anche l’ex Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, testimone della nascita dei Dialoghi di Trani e tra i principali promotori della crescita della manifestazione.

L’ex governatore ha anche inaugurato un’opera dell’artista Dario Agrimi, che rappresenta un uomo piegato nell’animo e nel fisico, senza speranza e che ricorda le diseguaglianze sociali; opera ispirata ad un clochard incontrato dall’artista a Parigi.

Proprio riguardo la situazione delle fasce di cittadinanza più in difficoltà l’ex governatore ha parlato di “criminalizzazione della povertà” condannando la scelta di abolire il reddito di cittadinanza.