A farsi portavoce dell’esasperazione dei cittadini sono le Libere Associazioni Civiche Andriesi e il movimento AndriaPopolare
Una situazione al limite dell’emergenza sanitaria è quella segnalata dai residenti delle periferie di Andria, dove l’arrivo delle alte temperature ha aggravato problemi già da tempo evidenti. Numerose segnalazioni denunciano un’invasione di blatte che, secondo alcune testimonianze, arrivano persino a entrare nelle abitazioni, finendo nei letti e tra gli effetti personali degli abitanti, compresi i bambini.
A farsi portavoce della protesta sono state le Libere Associazioni Civiche Andriesi e il movimento AndriaPopolare, che attraverso un comunicato congiunto denunciano lo stato di abbandono di interi quartieri della città. La video-denuncia di una cittadina, Nunzia, residente in viale Virgilio, è diventata virale sui social, alimentando indignazione e preoccupazione tra i concittadini.
“Ci ritroviamo le blatte addosso. Entrano ovunque. I nostri figli si svegliano con questi insetti sopra di loro”, racconta la donna nel filmato, che mostra condizioni abitative al limite della sopportazione.
Le associazioni sottolineano come il problema derivi dalla mancata bonifica delle aree pubbliche e dalla scarsa manutenzione del verde urbano. Particolare preoccupazione viene espressa per le condizioni della villa comunale e dei parchi cittadini, privi da tempo di interventi adeguati.
Tra le altre criticità evidenziate, anche la presenza di sterpaglie rinsecchite in prossimità delle abitazioni civili, già causa di incendi che avrebbero potuto avere esiti drammatici. La situazione viene ulteriormente aggravata dalla mancata igienizzazione dei cassonetti dei rifiuti e dalla cattiva gestione della raccolta differenziata, effettuata con senso civico dai cittadini ma priva di benefici concreti e accompagnata, al contrario, da continui aumenti delle tariffe.
“Non possiamo più restare in silenzio mentre le famiglie vivono in queste condizioni disumane”, si legge nel comunicato a firma congiunta delle due realtà associative, che chiedono un intervento urgente da parte dell’Amministrazione comunale e della Asl per la tutela della salute pubblica.
Le associazioni non escludono di ricorrere a vie legali qualora la situazione restasse invariata, ipotizzando anche un esposto alla Magistratura per presunte omissioni e mancata osservanza dei capitolati in materia di igiene urbana, manutenzione del verde e controllo ambientale.
Andria, concludono i promotori dell’appello, “non può diventare la città dei blattoidei”.