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Futuro incerto per il Nardò Basket. Le conseguenze della sconfitta contro la Juvi Cremona nei playout vanno ben oltre la retrocessione in B Nazionale. I soci della compagine neretina, tramite un comunicato stampa diramato nelle ultime ore, hanno fatto sapere di essere disposti a cedere il testimone all’imprenditoria locale per salvaguardare il futuro del club. Una situazione che la stessa dirigenza granata ha definito insostenibile, al punto da non sentirsi in grado di affrontare un’altra stagione e di farsi carico dei considerevoli oneri economici richiesti da un campionato importante come la Serie B.

Una scalata iniziata nel 2007 con la vittoria del campionato di Serie D e culminata nel 2021 con lo storico salto in A2. Nel 2023, però, la svolta in negativo: il passaggio di consegne dallo storico presidente Carlo Durante a Tommaso Greco non ha sortito gli effetti sperati, con l’attuale numero uno pronto a farsi da parte dopo appena due stagioni e una retrocessione. Tra le criticità, oltre a un tessuto imprenditoriale poco incline a supportare un progetto così ambizioso, c’è anche la questione legata all’impianto di gioco. I limiti strutturali del “Pala Andrea Pasca” hanno costretto la società a cercare asilo a Lecce, con il “Pala San Giuseppe” che ha ospitato i granata nelle ultime annate di A2. E mentre proseguono i lavori per la costruzione del nuovo palazzetto in città, Nardò rischia concretamente di non avere più una squadra ai vertici della pallacanestro nazionale.