Dal voto alla fumata bianca: storia, regole e riti dell’elezione del nuovo Pontefice


Quando la Sede Apostolica resta vacante, in seguito alla morte o alla rinuncia del Papa, si attiva uno dei riti più solenni e riservati della Chiesa cattolica: il Conclave. Si tratta del processo con cui viene eletto il nuovo Pontefice, un momento carico di spiritualità, storia e simbolismo, che si svolge nel cuore del Vaticano, all’interno della Cappella Sistina.

Perché Conclave

Il termine conclave deriva dal latino cum clave, ovvero “con chiave”, e fa riferimento alla clausura imposta ai cardinali elettori, che rimangono isolati dal mondo esterno fino alla scelta definitiva. Questo sistema fu istituito per la prima volta nel XIII secolo, durante il lungo interregno successivo alla morte di Papa Clemente IV, quando i cittadini di Viterbo chiusero a chiave i cardinali per spingerli a una decisione rapida. Da allora, la clausura è diventata parte integrante del processo elettivo.

Chi partecipa al Conclave

Possono partecipare al Conclave solo i cardinali della Chiesa cattolica che non abbiano superato gli 80 anni d’età al momento della morte o della rinuncia del Papa. Il numero dei partecipanti varia, ma non può superare i 120 elettori. I cardinali si riuniscono nella Cappella Sistina, dove avviene il voto segreto. Ogni giorno si possono svolgere fino a quattro votazioni. Per eleggere il nuovo Papa è necessario ottenere una maggioranza qualificata, pari ai due terzi dei voti (per questo Conclave, la maggioranza è di 89 voti).

Vietato uso di cellulari e dispositivi elettronici

Durante il periodo del conclave, i cardinali alloggiano nella Domus Sanctae Marthae, una residenza all’interno del Vaticano, ma ogni loro movimento è regolato da precise norme per evitare contatti con l’esterno e garantire il massimo riserbo. È vietato l’uso di cellulari o dispositivi elettronici, ed è prevista la scomunica per chiunque riveli informazioni sulle votazioni.

Fumata bianca, fumata nera

Ogni scrutinio termina con la combustione delle schede. Se il Papa non è stato eletto, dal comignolo della Cappella Sistina esce una fumata nera; se invece si raggiunge la maggioranza necessaria, si produce una fumata bianca, segno che un nuovo Pontefice è stato scelto. Poco dopo, il cardinale protodiacono si affaccia dal balcone centrale della Basilica di San Pietro per pronunciare l’annuncio: Habemus Papam.

Il Conclave, pur essendo regolato da norme moderne aggiornate dai vari Pontefici (l’ultima revisione è avvenuta sotto il pontificato di Papa Benedetto XVI) conserva una dimensione profondamente spirituale e rituale. Ogni gesto, ogni simbolo, ogni parola è frutto di secoli di tradizione, volti a custodire il significato profondo di una scelta che non riguarda solo la Chiesa, ma tutto il mondo cattolico.