BARLETTA – Continua a tener banco l’ampliamento della discarica di San Procopio a Barletta, con le associazioni ambientaliste che chiedono aggiornamenti sulla procedura in corso di analisi sui tavoli della Provincia BAT.

A sollevare i ritardi nelle comunicazioni della sesta provincia pugliese è il Comitato Operazione Aria Pulita, con il presidente Michele Cianci che ha scritto a Bernardo Lodispoto: «È fondamentale il benessere dei barlettani, della collettività e della salute del territorio – scrive l’avvocato – e una discarica di rifiuti non pericolosi rappresenta l’ennesima mannaia su una città già in ginocchio per la presenza di aziende insalubri».

Cianci chiede chiarezza sugli indirizzi politici, amministrativi ed economici che caratterizzano l’esame in atto: «L’autorità di regolazione per energia, reti e ambiente ha fissato dei paletti che garantiscano un intervento tempestivo in caso di emergenze, ma per la Daisy srl, che si occupa della discarica, non sono ammesse ingerenze su aziende private. Chiedo l’intervento di Lodispoto e Cannito».

A rispondere è stato proprio il presidente della provincia. Lodispoto chiarisce la sua posizione e l’interesse nel voler mantenere alta l’attenzione: «La Provincia non ha alcuna intenzione di ignorare le istanze dei territori e le osservazioni tecniche e sanitarie degli enti competenti – sottolinea in un comunicato – si tratta di un’analisi accurata, basata su procedimenti scientifici e dati accurati».
La Provincia BAT comunica la nascita di un Osservatorio Provinciale per il Controllo Ambientale: «Sarà uno strumento permanente di monitoraggio e partecipazione – conclude Lodispoto – gli oneri di funzionamento saranno interamente a carico della Provincia».

San Procopio, dunque, resta in una fase di analisi ed esami, anche di carattere politico. Il botta e risposta tra Cianci e Lodispoto tiene accesi i riflettori sulla coscienza ambientale di Barletta e della sesta provincia pugliese.