Da zero a cento, anzi centouno. La partita contro l’Altamura è servita a Nicola Strambelli (foto: Gianluca Albore) per sfondare il muro delle tre cifre e scrivere il proprio nome nella storia della Fidelis Andria. L’omaggio da parte della società – con annessa maglia celebrativa – invece è arrivato nel 5-1 contro il Fasano al “Degli Ulivi”.
Un traguardo importante per “Il Mago”. Il suo percorso in maglia Fidelis racconta anche un pezzo di storia del club non proprio facile. Le centouno presenze in biancazzurro, infatti, sono davvero la testimonianza della rinascita, con Strambelli protagonista nella risalita dall’Eccellenza alla Serie C tra il 2013 e il 2016 dopo il primo fallimento dell’era De Pasquale.
Il mancino di Strambelli è tornato a cantare al “Degli Ulivi” proprio in questa stagione, con il “diez” che ha rispedito al mittente diverse proposte pur di tornare ad Andria in estate. L’impatto è stato è stato devastante, perché l’ex Audace Cerignola e Bari segna e fa segnare. Sei le reti fino a questo momento. Dieci, invece, gli assist serviti ai suoi compagni di squadra, alcuni di pregevole fattura come in occasione del 3-1 contro il Casarano datato 21 gennaio 2024. A 35 anni suonati, dunque, Strambelli si trova nel suo picco calcistico e in avanti è un vero factotum.
Il suo supporto, in ogni caso, sarà fondamentale per chiudere tra le prime della classe nel girone H di Serie D. Del resto, la Fidelis Andria è a caccia di rinnovate certezze dopo l’ennesimo cambio della guardia in panchina, con Giuseppe Scaringella che ha ereditato il timone dall’esonerato De Candia.