Renato Nitti

E’ stata rinnovata la convenzione fra la Fondazione Archeologica Canosina e il Tribunale di Trani per lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità o messa alla prova in aree archeologiche. L’accordo era stato siglato già nel 2023 nell’ottica del recupero e della reintegrazione nella società di chi si fosse macchiato di reati minori, anche in ambito archeologico come lo scavo illegale e il commercio clandestino di reperti.

Con il rinnovato protocollo imputati e condannati (i cosiddetti ex tombaroli) saranno impiegati presso la Fondazione che si occupa della valorizzazione dei siti archeologici di Canosa, con una propria attività non retribuita in favore della collettività.

Tra i fini dell’iniziativa anche quello di ‘reindirizzare’ in maniera positiva la passione per i beni archeologici di chi si è dedicato ad attività illegali in questo ambito.