Una svolta importante nell’indagine sulle misteriose polveri giallo-arancioni che, tra novembre e gennaio, si sono depositate su balconi, automobili e giardini nella zona industriale di Barletta. Durante l’audizione odierna in Commissione Ambiente, richiesta dalla consigliera regionale del M5S Grazia Di Bari, è stata resa nota la composizione chimica delle sostanze campionate.
L’Arpa Puglia, intervenuta in audizione, ha confermato la presenza significativa di fosforo totale, calcio, fluoruri e diversi metalli, tra cui alluminio, ferro e nichel. Un quadro che impone ulteriori verifiche, soprattutto dal punto di vista sanitario. Le schede analitiche sono già state trasmesse alla Asl BT, che sarà chiamata a valutare i potenziali effetti sulla salute pubblica.
“Ringrazio l’Arpa per il lavoro svolto – ha dichiarato Di Bari – e per aver condiviso con noi un’informazione fondamentale. Ora chiediamo che la Asl venga ascoltata in Commissione per chiarire l’eventuale impatto sulla salute dei cittadini. È nostro dovere informare correttamente la popolazione e dare risposte, senza creare allarmismi ma senza nemmeno nascondere i fatti”.
Il fenomeno delle polveri colorate è emerso a partire dalla prima settimana di novembre, con un picco visibile agli inizi di gennaio, concentrato soprattutto su via Trani e via della Misericordia. Dopo le segnalazioni, il Comune di Barletta ha inviato una nota formale ad Arpa e Asl per avviare accertamenti. Ne sono seguite ispezioni straordinarie negli impianti delle aziende Timac e Buzzi, sopralluoghi congiunti e campionamenti sul territorio, oltre alla verifica delle condizioni climatiche nel periodo da ottobre a gennaio.
A intervenire oggi anche il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, che ha però dichiarato di non essere ancora a conoscenza dei risultati analitici, né del contenuto della relazione trasmessa alla Procura di Trani, che ha aperto un’indagine tuttora coperta da segreto istruttorio.
“Il sindaco ha chiesto di attendere le conclusioni della Procura prima di riconvocare la Commissione – ha aggiunto Di Bari – ma io ho insistito per un aggiornamento immediato. La Commissione Ambiente non svolge attività investigative, ma ha il compito di informare e monitorare. È fondamentale, ora, che la Asl ci illustri se e quali rischi esistano per la salute”.
La cittadinanza resta in attesa di risposte chiare, mentre le istituzioni – Comune, Regione, Arpa, Asl e autorità giudiziarie – continuano il lavoro di accertamento. “Vogliamo un confronto costruttivo tra tutti gli enti – ha concluso Di Bari – perché i cittadini di Barletta hanno diritto alla verità, alla trasparenza e alla tutela della loro salute.”