Foto: Lucia Melcarne, Manfredonia Calcio

Se in testa al girone H di Serie D la lotta per la promozione sembra un affare ristretto a due, forse tre squadre – con Casarano e Nocerina a dettare il ritmo e la Fidelis Andria pronta a inserirsi – in coda l’istantanea è ben diversa, soprattutto per le pugliesi.

A partire dal Brindisi, che al netto dei 14 punti di penalizzazione, naviga sul fondo della classifica con altrettanti punti e può comunque sperare nella salvezza attraverso i playout. Il momento per gli uomini di mister Ragno è positivo e la vittoria contro il Martina può essere davvero la svolta della stagione. Bisognerà puntare ulteriormente sul fattore continuità per colmare il gap con l’Angri, oggi al sedicesimo posto a +7.

Umore agli antipodi per Manfredonia e Ugento. Nonostante l’acuto di Nardò, i biancazzurri di Franco Cinque continuano ad annaspare in piena zona playout al quindicesimo posto con 22 punti e una situazione ambientale elettrica, viste le tensioni con la tifoseria che hanno portato anche il Giudice Sportivo a chiudere il “Miramare” per un turno. L’Ugento, invece, è forse l’unica squadra che già in estate sapeva di dover vivere un campionato in trincea. Da neopromossa, i 26 punti racimolati dalla squadra di mister Oliva sono ossigeno puro e sperare in una permanenza in Serie D non è mera utopia.

Perché la zona salvezza è ad appena 4 lunghezze e nel prossimo turno c’è l’Acerrana, squadra che occupa la dodicesima piazza in compagnia dal Gravina. A nove giornate dalla fine, dunque, è ancora tutto possibile.