I segnali sono chiari e inequivocabili: la Fidelis Andria spinge sull’acceleratore e lo fa partendo dalle corsie esterne. Una scelta tecnica precisa, condivisa anche dal tecnico Giuseppe Scaringella, che nel corso della sua esperienza in biancazzurro ha mostrato grande duttilità, adattandosi a più moduli con naturalezza. L’idea di ripartire dal 4-3-3, però, comincia a farsi spazio. Non solo per esaltare il lavoro degli esterni d’attacco, ma soprattutto per dare continuità a un modulo già sperimentato con successo nella semifinale playoff contro il Martina.
In attesa di un numero nove pronto a caricarsi il peso delle responsabilità in area di rigore, Andrea Orlandi e Aldo Banse potrebbero essere le frecce nell’arco di mister Scaringella. Orlandi, classe 2002, nell’ultima stagione al Montevarchi nel girone E di Serie D ha messo in mostra le sue doti da funambolo con il vizietto del gol: 13 reti in 33 presenze, con 3 assist a fare da contorno. Il talento di Banse, invece, si è acceso a intermittenza nell’ultima esperienza a Gravina: 4 reti e un solo assist in 22 presenze. Più che tecnici, i limiti dell’ex Pordenone sono di natura caratteriale. Nella seconda parte di stagione in gialloblù è letteralmente sparito dai radar, ma una piazza come Andria potrebbe dargli la spinta necessaria per consacrarsi.
Il calciomercato in entrata della Fidelis, in ogni caso, non è fermo a Orlandi e Banse. Oltre alla conferma di Gianmarco Summa tra i pali, Frank Amoabeng ed Eder Allushaj hanno rimpolpato il reparto difensivo, con l’arrivo di Christian Barberini in mediana. Fari puntati anche su Zakaria Daqoune del Varese e Gabriele Ingrosso, quest’ultimo in uscita da Cerignola.