Sette minuti: l’esatto lasso di tempo che ha trasformato i sogni di gloria della Fidelis Andria in un incubo. L’espulsione di Faiello è stata la sliding in negativo della gara contro la Nocerina. Nella frenesia di sfoggiare l’abito delle grandi occasioni, infatti, i biancazzurri hanno deciso di gettarsi via: prima la rete di Addessi che ha raffreddato l’entusiasmo di un “Degli Ulivi” quasi sold-out, poi la punizione trasformata dall’ex Felleca che ha indirizzato la contesa sui binari rossoneri. A peggiorare ulteriormente il quadro della situazione, un secondo tempo con pochi sussulti e nessuna occasione da gol creata. Sintomi di una squadra che in una delle fasi cruciali della stagione ha fallito la chance per il definitivo salto di qualità al cospetto di una contendente.

Ora la Fidelis Andria dovrà gestire le vertigini in un campionato, calcolatrice alla mano, aperto. La vetta occupata da Casarano e Nocerina, che proseguono a braccetto a quota 47 punti, è ad appena quattro lunghezze. L’intero ambiente, però, teme un contraccolpo psicologico che potrebbe estromettere i biancazzurri dalla rincorsa alla Serie C.