Un calcio di punizione all’ultimo respiro ha riscritto il destino del Manfredonia. La firma in calce è quella di Antonio Caputo, che a una manciata di secondi dai tempi supplementari ha pescato il coniglio dal cilindro nella sfida playout contro l’Ugento. Un finale crudele per i salentini, ma assolutamente coerente per i biancazzurri. Tra crolli improvvisi e risalite insperate, il Manfredonia non ha mai mollato la presa. Merito di Franco Cinque, capace di esaltarsi in situazioni dove la disperazione sembra prendere il sopravvento. Il tecnico, ora, può godersi la seconda salvezza consecutiva. E poco importa se il traguardo è stato raggiunto passando dai playout.