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Doveva essere il punto di ripartenza dopo un inizio tutto in salita. La vittoria contro la Sarnese, invece, ha dato soltanto l’illusione della svolta in casa Manfredonia, che reduce dal passo falso del “Miramare” contro il Barletta ha rimediato un’altra battuta d’arresto al cospetto dell’Afragolese. Sotto nel punteggio per il vantaggio campano firmato da Varriale, nella ripresa Giacobbe e compagni hanno rimesso la gara sui binari dell’equilibrio grazie a Balba. La beffa, però, si è consumata proprio a ridosso del rettilineo finale: prima il rigore intercettato da Brahja, che ha illuso i sipontini di poter tornare a casa almeno con un punto, poi l’incornata di Fabiano sottoporta sull’ennesima disattenzione difensiva della stagione per il 2-1 finale.

I campanelli d’allarme, dunque, cominciano a riecheggiare dalle parti del “Miramare” e il momento negativo del Manfredonia va cercato anche nei numeri: 4 punti raccolti nelle prime sei giornate e 13 reti subite, due indicatori che mettono in luce le difficoltà della squadra sia in attacco che in difesa. Sul banco degli imputati ci finisce inevitabilmente Luigi Pezzella, chiamato a dare la scossa nelle prossime tre partite per evitare ripercussioni sulla sua panchina.

A inaugurare il trittico ci sarà la sfida del “Miramare” quasi proibitiva con il Martina capolista. Successivamente toccherà a Ferrandina in trasferta e Real Normanna: due dirette concorrenti per la salvezza diretta. Sarà fondamentale invertire la rotta per evitare un finale thrilling come nella scorsa stagione, quando la permanenza in Serie D è stata conquistata per il rotto della cuffia ai playout.